lunedì 30 aprile 2007

Alfiero Grandi e l'eredità di Lombardi e Berlinguer

Un nuovo soggetto che riunisca, raggruppi ed unifichi le tante anime della sinistra su un progetto politico che riprenda l'eredità di grandi personalità che hanno lasciato il segno nella sinistra italiana come Lombardi e Berlinguer. A parlare è il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi, un passato diviso tra la Cgil, il Pci prima poi Pds e infine Ds. "Se penso alla geniale idea della programmazione lanciata da Lombardi negli anni '60 - osserva Grandi - essa è ancora oggi di grandissima attualità: la politica deve riappropriarsi e guidare i processi economici e non subirli". La programmazione economica era parte della strategia politica che Lombardi chiamò 'riforme di struttura' o, meglio ancora, 'riformismo rivoluzionario', nota Grandi ed aggiunge: "riformismo rivoluzionario di cui si sente e c'è assoluto bisogno". E questa strategia politica si amalgamò con il riformismo 'padano' della Cgil di Di Vittorio e Santi. "Mi colpisce molto - nota il Sottosegretario all'Economia - questa forte tensione di rifarsi e riappropriarsi di alcuni, i migliori, punti di riferimento della sinistra italiana: ed in questo contesto ha il suo grande spazio la moralità, la coerenza e lungimiranza di Enrico Berlinguer". Qualità che furono anche di Lombardi - osserva Grandi - assemblate a una onestà mai messa in discussione. Il trio Mussi-Salvi-Angius, la ex-sinistra Ds, si accinge a lanciare il 5 e 6 maggio prossimi "una proposta, un progetto per un nuovo soggetto politico" e poi, spiega Grandi, "a costruire un percorso" che porti entro le europee del 2009 "al nuovo soggetto politico". E a questo processo fondativo daranno il contributo numerosi dirigenti della Cgil. "Il nostro obiettivo è questo: spero che l'operazione riesca bene - conclude Grandi - il Pd del resto ha lasciato uno spazio enorme, una prateria a sinistra che va occupata riunificando le tante tribù, le tante anime, superando la frammentazione".

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