martedì 16 ottobre 2007

Il Corteo del 20? Meglio non farlo

Non si può non tener conto del voto di 5 milioni di lavoratori. Fina dall’inizio abbiamo detto che la manifestazione del 20 ottobre contro il precariato non ci sembrava giusta nella forma e nella piattaforma. Dopo il referendum e il si dei lavoratori al Protocollo di intesa sul welfare ci sembra ancora meno opportuna”. Fabio Mussi, leader di Sinistra Democratica e ministro della Ricerca del Governo Prodi, prende nettamente le distanze dal corteo di protesta organizzato dal Prc e dal Pdci. “Io non ci sarò, noi non ci saremo, il nostro movimento non aderisce”. Insomma, “la manifestazione sarebbe meglio non farla.

Divisi sul corto, e divisi anche in Consiglio dei Ministri. Il 12 ottobre non è la tomba della “cosa rossa”?
Il si con riserva mo e di Pecorario Scanio e l’astensione di Ferrero e Bianchi sono posizioni molto più vicine di quello che appaiono. Le nostre critiche sugli usuranti e sui contratti a termine sono simili. Credo che sul voto di oggi in Consiglio abbia pesato soprattutto la manifestazione del 20: fra otto giorni, passato lo scoglio, le posizioni si ricomporranno. Insomma deve passare il 20 ottobre. Io credo ancora nel progetto di riunione tutta la Gauche fuori dal Partito democratico. insieme abbiamo già ottenuto risultati, con la finanziaria e con le modifiche al Protocollo, in favore della parte più debole e più povera della popolazione. Proprio il Sole 24 ore ha titolato “la sinistra strappa 2 miliardi sul welfare”. Continueremo su questa strada. D’altra parte ci sarà concessa qualche piccola divisione nel momento in cui una candidata alle primarie dei Pd accusa gli altri di brogli e un altro candidato dichiara di tenere il fucile sotto il cuscino.

Perché la riserva in Consiglio? Non le sembra una anomalia?
Sono soddisfatto delle modifiche sui contratti a termine e considero il Protocollo un buon punto di compromesso sulle pensioni, sui giovani e sulle donne.la mia perplessità, e da qui la mia riserva, , è sugli usuranti: non c’è più il numero massimo di pensionamenti anticipati c’è però il tetto di spesa. Dubito che possano indicare gli eventi diritto e poi dire, a un certo punto, che i soldi sono finiti. Se non lo si farà in Parlamento sarà il primo degli esclusi per mancanza di fondi a cambiare la norma rivolgendosi alla Corte Costituzionale.

Cofindustria ha giudicato le modifiche sui contratti a termine “non lievi e peggiorative” dell0intesa di luglio. Questo può creare problemi alla validità del Protocollo?
La formulazione del Protocollo sui contratti a termine era ambigua: nel Ddl ci siamo limitati a sostituire “eventuali reiterazioni” con “reiterazione”. L’obiettivo di limitare l’uso dei contratti a termine a termine per contrastare la precarietà del lavoro, che nella maggior parte dei casi passa proprio attraverso questo strumento, era nel Programma dell’Unione. Così come era nel programma dell’Unione l’eliminazione dello staff leasing, che invece è rimasto. È anche il Programma dell’Unione, mi permetterei di ricordarlo, era un buon protocollo votato da alcuni milioni di persone. Quanto poi all’ “assistenza di un rappresentante di un sindacato comparativamente più rappresentativo a livello nazionale” per ottenere la proroga del contratto a termine dopo i tre anni credo che Confindustria stessa non abbia interesse alla proliferazione dei sindacati “gialli”.

di Emilia Patta da Il Sole 24 ore del 13 ottobre 2007

Nessun commento: