giovedì 31 maggio 2007

Lorenzo Dellai: «Partito democratico del Nord confederato con quello nazionale»

Lorenzo Dellai come Massimo Cacciari - sindaco margheritino di Venezia - lancia la proposta di un «Partito democratico del Nord confederato con quello nazionale».
Il governatore trentino, che già la settimana scorsa, prima del voto amministrativo, con un'intervista a l'Adige aveva espresso fortissime preoccupazioni per come sta nascendo il Partito democratico a livello nazionale, soprattutto per il distacco dalla sensibilità del Nord del Paese - «è troppo romanocentrico» aveva detto - ora torna alla carica. E il presidente non risparmia frecciate - senza citarli - a chi come il senatore Giorgio Tonini (Ds), il verde Marco Boato e Gianni Kessler presidente dell'Associazione per il partito democratico, lo avevano attaccato duramente per la sua idea di partito territoriale. «Ha perso la bussola politica» aveva detto Boato, mentre Kessler: «Il Pd nasce comunque, anche senza Dellai».

Presidente Dellai, il voto in Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte ha confermato che il Nord è un problema per il centrosinistra. Si aspettava risultati così drammatici?
Questi risultati non mi hanno sorpreso perché i progetti politici o marciano nei territori o non marciano affatto. Non c'era bisogno di attendere la batosta elettorale, assieme ad altri colleghi del Nord (Chiamparino, Bresso, Cacciari, Ndr.) lo stiamo dicendo da tempo. Io l'ho detto la settimana scorsa e sono stato sommerso di critiche.

Cacciari ha dichiarato che quello che serve oggi è la costruzione di un Partito democratico del Lombardo-Veneto, è d'accordo?
Certo, serve un grande partito riformista del Nord che si confederi con un grande progetto riformatore del Nord. Quando Prodi dice che al Nord abbiamo dei problemi si riferisce a questo. E non è questione di separatismo ma di rifondare la politica del centrosinistra con caratteristiche e linguaggi peculiari che sappiano dialogare con la società del nord.

Prodi a commento del voto ha parlato dell'organizzazione del Pd come partito federato, sta venendo sulla strada che la Margherita trentina sta sostenendo da tempo?
Mai come in questo periodo ho una grande stima del presidente Prodi , anche l'intervista di oggi (ieri su Repubblica, Ndr.) mi è sembrata molto lucida. Credo che Prodi abbia capito che questo è l'unico modo per togliere il processo di costruzione del Pd dalle secche in cui è caduto e rimetterlo sui binari. Altro che discutere della leadership o di accelerare la costituzione del Partito democratico. Il Pd non può essere concentrato sugli equilibri romani. La questione Nord c'è tutta intera e va affrontata. Se il problema non viene colto subito il futuro nazionale del centrosinistra lo vedo difficile e non si risolve mettendo qualche esponente del Nord nel comitato per la costituente del Pd.

Cosa vuol dire partito democratico del Nord?
Il Nord è un crogiolo di territori che hanno un minimo comune denominatore che è quello di guardare ai problemi economici e sociali in una certa maniera e quindi si devono affrontare i temi della sicurezza, del welfare, delle infrastrutture, come la Tav, dei rapporti tra istituzioni e imprese, tenendo conto di questo.

Pensa a una Lega nord del centrosinistra?
Per carità, si può essere anche schizzinosi su questa proposta. Vorrà dire che allora il Nord sarà rappresentato solo dalla Lega e dal centrodestra, con buona pace di tutti quelli che dicono: "ah fate i leghisti". Non è così, non penso a un progetto localista ma articolato in modo diverso sul territorio. Il centrosinistra fatica a comunicare con la società del Nord. Ci sono anche ombre in questa società, ma è questa che siamo chiamati a interpretare. Non è che possiamo fare finta di niente, qualche problema c'è. Io non penso sia un problema del governo Prodi, di scelte o non scelte, ma di grammatica politica. C'è da reimpostare una strategia per interpretare un'area più vasta di quella che si riconosce in Ds e Margherita. E questo nel Nord è essenziale.

In Trentino l'anno prossimo con le elezioni provinciali ci sarà il prossimo test per il centrosinistra. Riuscirete ancora ad arginare il centrodestra, unica isola nel Nord?
Fino ad ora ci siamo riusciti. In Trentino, con il nostro percorso, penso che potremo essere utili a promuovere il progetto che parte dal territorio, come sto dicendo da tempo, nonostante quanto vanno dicendo tutti questi scienziati della politica.

A chi si riferisce?
A chi risponde con delle sentenze a chi tenta di fare dei ragionamenti politici che per di più, dopo pochi giorni, si rivelano non essere così sballati.


di LUISA PATRUNO da l'Adige del 31 maggio 2007

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